
X-Factor si è concluso da poco e, diciamocelo, siamo tutti in crisi di astinenza, chi non sale sull'autobus pensando ai guanti gialli dei sei/ottavi, chi in palestra non interrompe la serie del pulley alto appena sente Giusy alla radio, chi tra uno stocastico eccì e l'altro non canta Per Elisa in versione Aram quartet?! Ecco, il programma di qualità rivelazione dell'anno o il mio programma preferito DEFINITIVO come soglio chiamarlo, ha veramente rivoluzionato il concetto di reality/talent show abbinando per la prima volta il genere per anni caratterizzato dal trash, con un discreto marchio di qualità supportato da un Facchinetti in crescita, una Ventura un po' sopra le righe, un Morgan genio incontrastato e una Maionchi travolgente. La musica ha regnato per tre mesi su Raidue passando inudita ai più, la musica seria, quella dal vivo, quella fatta di duro lavoro ma con risultati concreti, quella prima di tutto supportata dal talento, quello vero, indipendentemente dall'età e dal target, e il paragone con Maria e i suoi nemici sempre più scarsi qui vien facile...
Tutto questo bailamme ha fatto sì che, attorno ai barlumi di saggezza che il programma ha ispirato, si raggruppassero e si scontrassero orde di sostenitori, veri e propri tifosi pronti a perdere ogni dignità pur di votare il proprio prescelto, non c'è stato un blog che non abbia speso una parola a proposito degli occhi di Tony, che non si sia schierato dalla parte di Ilaria e della sua voce d'oltreoceano; vero punto d'incontro poi, nodo cruciale dei Factor ICS-addicted come me, è stato il DaveBlog con le sue trashcronache settimanali, le riflessioni postpuntata e le aggregazioni di adepti adoratori del bonazzo di turno. Proprio dal Blog in questione -sulla falsa riga delle CAAD, le famose carampane di Andrea Dianetti- sono nate le CRAQ, le Carampane del Ricciolo degli Aram Quartet...
Ora, posso io rimanere in disparte, immune e impassibile ed esimermi dal sottolineare coloro che in un programma di tutto rispetto per i tempi che corrono, hanno davvero colpito nel segno, entrando nel cuore del sottoscritto fin dalla prima esibizione, lasciando un desiderio incessante di vedere e rivedere le loro esibizioni ancora, ancora ed ancora?! I CLUSTER, sono strabilianti, sono geniali, sono contagiosi e coinvolgenti... I CLUSTER, non fanno musica, loro sono la musica, sono ritmo e armonia, sono imprevedibili strumenti viventi. Vi basti sapere che il giorno della loro eliminazione a causa di una canzone forse troppo azzardata la sofferenza è stata tanta che all'indomani, durante la lezione di inglese all'università, quando un'ingenua ragazza ha osato chiedere cosa volesse dire il verbo "to Cluster" riferito alle palme nel deserto, ho a stento trattenuto il mio istinto omicida...
Dunque veniamo a noi: i Cluster sono un gruppo sì, ma vogliamo parlare dei componenti? Cari amici, care amiche, ecco la ragione di questo post, si apre il tesseramento per il nuovo anno delle CUCLU, leggi /'kukla/ le Carampane Uomini (uno, l'altro o tutti e tre) dei CLUster. Nico, Erik e Luca; Grecia, Svezia e Italia a confronto... ma voi in vacanza dove andreste?! Inutile dire che un bel viaggetto nella terra delle Olimpiadi a me non me lo toglie nessuno... MAAAA è meglio fermarsi qui. Lascio parlare le immagini. Aspetto adesioni, e aspetto partecipazione: le date dei loro concerti nella ridente provincia pistoiese si avvicinano e allora sì! sarà lì che la mia dignità andrà perduta per sempre ;-)