martedì 23 dicembre 2008

L'imperfetto fa spavento

NON POTENDO STARE CON LE MANI IN MANO, HO FATTO L'UNICA COSA CHE QUANDO MI INDIGNO MI VIENE DI GETTO, HO SCRITTO AL DAVEBLOG!

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Ciao DAVE,
Stavolta ho proprio bisogno del tuo aiuto. Ti scrivo con un'amarezza e un senso di impotenza che non riesco a spiegarti. Tutto a causa di una gratuita, profonda e meschina cattiveria che da un po' di giorni si insinua stranamente nella case di ogni italiano tramite il mezzo a noi carampane più caro, la TV. Ci hanno provato con la censura di Brokeback Mountain, e ora ci fanno credere che fosse un errore, ci ha pensato Luxuria che ha telefonato a Marano, ci ha pensato Luciana Littizzetto, ma il danno è stato fatto e francamente poco mi importa della riprogrammazione.

Ma passiamo avanti, notizia fresca! Poco fa ho letto i nomi della categoria Artisti del nuovo Festival di Sanremo 2009 targato Bonolis accompagnati dal titolo della canzone, con la solita trash-curiosità scorro la lista ma... ci risiamo, la delusione è grande.

POVIA canta "LUCA ERA GAY"

detta così fa un po' ridere, passo subito al corollario:

"Luca era gay" è la storia di Luca Di Tolve, l'ex gay più famoso d'Italia, GUARITO (come se l'omosessualità fosse qualcosa di insano...) grazie al Dottor J. Nicolosi, fondatore di una associazione che si occupa di GUARIRE le persone "affette" da omosessualità palese o latente, il NARTH.

Ora Dave, io non ce l'ho con Povia, che già in passato si è distinto per le sue controverse dichiarazioni, non ce l'ho con Bonolis che probabimente farà bene il suo lavoro, non voglio nemmeno far pubblicità o gridare allo scandalo per queste strane pratiche di cura delle quali tu, da uomo di scienza quale sei, avrai sicuramente sentito parlare, ma... Sanremo, SANREMO! DAVE, mi capisci? Una macchina inarrestabile che volente o nolente porterà alle stelle la polemica, pubblicizzerà un testo che si prospetta aberrante, trasmetterà per una settimana intera MINIMO e davanti a milioni e milioni di spettatori una canzone probabilmente orecchiabile e diffamatoria senza appigli morali, senza motivo di esistere, un'offesa alla ragione umana!

Il DAVEBLOG è casa tua, ma come hai sempre tenuto a dirci è anche un po' un pezzetto del nostro salotto, una boccata d'aria fresca sul terrazzo, un angolo di ufficio, un posto a sedere in treno o in piedi sull'autobus connessi con il wi-fi, una passeggiata nel parco con il palmare nello zaino, una miriade di utenti che per osmosi crea un vortice di gente disparata lurkeggiante o brooneggiante che sia. Il DAVEBLOG è un punto fermo e con il tuo benestare vorrei utilizzare questa enorme parabola catalizzatrice per dichiarare, affermare, deliberare e GRIDARE nel modo più bello e trasversale che ci sia che - nonostante si riservino in ultima analisi di leggere il testo con grande attenzione - quelli del DAVEBLOG preferiscono mettere le mani avanti con largo anticipio, usare l'intelligenza, arginare ogni dubbio, cancellare ogni eresia e

SENTENZIARE,

come una spietata Maionchi di fronte al più stonato dei provinanti,
come un'attenta Celentano all'esame di sbarramento della ballerina con il collo del piede più brutto della storia,
come un redivivo Valerio Pino alla modella che cammina più storta di tutta la passerella,

POVIA, PER NOI È UN "NO"!!!

il tuo omonimo
D.

sabato 6 dicembre 2008

le Tate o le Gige?

Linko questi brevi ma preziosi filmati che ho finalmente trovato in giro per il web, giusto per riverberare un dilemma che mi attanaglia ormai da quindici anni...

Ma le TATE erano o non erano anni luce più avanti delle GIGE?!


LE GIGE


LE TATE
Nonostante io avessi ancora impressi nella mente questi bellissimi stacchetti, dopo una nuova e attenta revisione, posso lanciarmi in alcune considerazioni.

Sapendo bene chi sia l'unica e indiscutibile "SIGNORA DELLA DOMENICA", mi riesce oggi difficile seguire la Bianchetti per più di quattro secondi mentre impazza nello studio di Domenica IN con quel timbro ansioso e quella foga nel chiedere gli applausi che nemmeno Simona con la sua lavagnàtta o la Perego con i suoi opinionisti.

Adesso, sapendo che il debutto di Lorena è stato quello di sorridere bamboleggiando con un fiocchetto in testa, un paio di orecchini da "sbrigàmose c'ho la comunione tra mezz'ora", una giacca verde pisello e uno stacchetto che consisteva in una serie di ventisei otto di marcia che nemmeno Maura Paparo con i principianti assoluti, uno spostamento da soldati da centro teatro fino al palcoscenico al grido di "SIAMO LE GIGE, GIGE DI GIGI" per poi cambiare con un'apertura di braccia alla Chorus Line ed infine presentare un grandissimo ma imbarazzato Sabani, mi fa stare decisamente meglio!

Le Tate erano assolutamente divine!